GIAMEL
Messaggi : 23595 Data d'iscrizione : 25.03.15 Età : 43 Località : Villabate (PA)
| Titolo: 03/05/17 - Floro Flores: "Criticatemi come calciatore, non come uomo. Darei un anno di stipendio per andare in A col Bari" Mer Mag 03, 2017 5:34 pm | |
| Per me è un'annata particolare, ho saltato la preparazione. Prima di tutto, però, voglio specificare una cosa: mi piace molto interagire sui social coi tifosi, ci tengo con il cuore. Qualcuno ha subito sul mio infortunio: beh, io vorrei essere giudicato come calciatore, accetto qualsiasi critica. Ma non voglio essere giudicato come uomo. Io ci tengo davvero a questa esperienza, ho anche dato la disponibilità a presidente e direttore per l'anno scorso. Io non lascio mai la barca, affondo con lei. Non lascio le cose a metà, come non lo feci ad Arezzo, dove rimasi nonostante le offerte di gennaio. Capisco i tifosi, capisco cosa hanno passato. Ma io ci tenevo a dire queste cose, perché ci sono rimasto molto male. Chi mi conosce lo sa: divento molto triste quando mi succedono queste cose, sto pagando le conseguenze dei miei problemi fisici di inizio anno. La mia scelta di venire qua è stata per quanto mi hanno voluto squadra e tifosi. Sono orgoglioso di indossare questa maglia. La foto su Instagram non è un messaggio. Io sui social rispondo sempre a tutti. Ma chi mi mette in discussione come uomo lo blocco. Il Bari ha pagato grosse conseguenze per colpa di qualcuno che ora è in serie A, ma io non centro niente con queste cose.
La squadra ha pagato la mia perdita? Ha pagato quella di Ciccio, come lui ce ne sono pochi anche in serie A. Siamo due giocatori importanti, ma non cerchiamo alibi. Io sarei volto tornare contro il Pisa. Spero di ritornare contro l'Ascoli e di poter dare il mio contributo. Sono stato due settimane a Udine dal mio medico di fiducia, eravamo d'accordo con la società.
In B vince l'organizzazione di gioco più dei singoli? Vanno avanti quelle con un progetto importante. Il Bari l'ha programmato quando il presidente ha rilevato la squadra la scorsa estate. Credo che il presidente abbia tanta voglia. In B si vince con l'organizzazione, la qualità conta poco, anche se è meglio avercela. Infortuni? Ci sono e bisogna prenderne atto, ma la società ha la voglia di fare bene è stato cercando di creare qualcosa di importante.
Volevo la serie A? Perché volevo? Io lo voglio ancora, non è cambiato nulla per me. La voglia di vedere questo stadio pieno ce l'ho ancora. Noi siamo sempre stati di rincorsa, quindi mentre le altre sopra dopo un brutto periodo sono rimaste lì, noi siamo tornati sotto. Bisogna avere i cosiddetti per sopportare la pressione a Bari quando le cose vanno male. Noi siamo stati carenti.
Maniero? Non posso dargli consigli. Ha voglia di mettersi in mostra, di fare bene. Ve ne accorgerete dall'esultanza quando farà gol. È questo che gli manca.
Io leader? Per andare in serie A ce ne vogliono 27. Voglio rimanere? La mia disponibilità è massima. Non sarà semplice, a giugno sarò del Chievo.
Credere alla promozione? Se facciamo un mea culpa possiamo farcela. Se non vediamo l'ora che finisca il campionato, non andiamo da nessuna parte. Mi manca stare con i miei compagni, fa male vedere le partite dalla TV. Abbiamo una partita importante per i tifosi, una gara sentita. Può essere un riscatto dopo un'annata particolare. Se vinci, la gente ci ricrede e dà morale e puoi fare bene.
La gente? Se non vinci, non viene. Se metti l'anima, però, la gente lo capisce. Noi dobbiamo fare questo. Anche ad Avellino saranno tanto. I tifosi veri non ti abbandonano mai.
Le parole di Gattuso? È un momento difficile. La squadra fa 20 minuti bene, poi prende un tiro in porta e si scoraggia. Moralmente sei sotto un treno, ma la linea per risalire sul treno è sottilissima. Dipende da noi: o il fallimento o la gloria. Se dipendesse solo da me? Darei anche un anno del mio stipendio per andare in serie A col Bari.
Passione Bari Radio Selene | |
|